Tango

Dimmi che sei la mia donna
e non farmi domande su strane questioni
di soldi e di gambe
lo sai che mi è sempre piaciuto il tango

Un passo carrabile non è mai opinabile
le sere son tragiche se tu sei irascibile
dai, c’incontreremo molto presto al largo 


Aggiro i caselli furioso ai duemila
pallottole rapide in ultima fila
poi senza motivo t’accosto e ti fermo 

sei tu che mi tieni sempre in movimento

Dimmi che manca se manca all'arrivo
o se pres
to ti fermi per un aperitivo 
con me, che cosa importa se son solo le tre?

Il Tevere è vuoto, un ostello da poco
una stanza disfatta, la lente, una matta
e via, due giorni a letto e son volati via 


Irrompe la notte più breve e balorda
sei tu che mi svegli, non è la Gioconda
non è che sospira, non è che m'incanta
sei tu


Stringimi in curva, bambina scappata
la notte è sgualdrina, la tela è squarciata
non sono quei grilli, non è il fiume lento
sei tu che mi tieni sempre in movimento


(P) (C) 2009 Davide Ravera