Bolero

Il figlio di mia madre è uno un po’ sbandato
ha gli occhi da straniero ma i capelli come i suoi
vicino a un porto franco la sua immagine colpisce come un lampo

Il figlio di mia madre se n’è andato verso sera
una donna al davanzale ancora aspetta che torni
e ogni volta che parte il Bolero è una vecchia ferita che freme

Stanotte son venuto
ad imparar come si muore
a selezionare gli ingrati per la caccia all’erede
stanotte son venuto
ad imparar come si parte


Il figlio di mia madre ha una coperta fatta a mano
è caduto dalle nuvole come il re degli aquiloni
un giorno è ripartito per saldare tutti quanti i vecchi conti

C’è ancora un biglietto che parla di un viaggio in cabina
Fernanda che ancora l’aspetta e non conta più i giorni
e ogni volta che parte il Bolero mi prende una pena

Stanotte son venuto
ad imparar come si danza
nettare di Panama in bagliori di salsa
stanotte son venuto
ad imparar come si parte


Il figlio di mia madre è uno come me
è solo nato solo senza incubi spezzati di lamé
stanotte ci guardiamo in faccia e non mi pesa il suo fair-play

Stanotte son venuto
ad imparar come s’invecchia
col volto gettato al domani in un piatto di vento
stanotte son venuto
ad imparar come si danza


Stanotte son venuto
a recitar la danza
simbiotica, vera, suprema, un’onda nel mare
stanotte son venuto
a cantare il Bolero che salpa
per un’altra danza


(P) (C) 2009 Davide Ravera

La bottega di Casimiro

Vieni a prendermi al tramonto
non devi neanche scendere dal risciò
Casimiro ci aspetta a gambe incrociate
la barba sulle ventitré


Nella bottega di Casimiro
c’è uno scialle che avvolge la storia
anche gli zaffiri hanno memoria
puoi comprare uno specchio oppure regalarti le ore

Nella bottega di Casimiro
c’è l’odore delle spezie e del tè
un mappamondo di broccato e ginseng
lapislazzuli striati di sole contrabbandati la notte

Nella bottega di Casimiro
c’è Malik con il cuore spezzato
che ubriaco di vino di palma
ha affidato alle correnti un bouquet che chiamava Esmeralda

Nella bottega di Casimiro
entrano zingare coi piedi d’atleta
a raccontare della stella cometa
esplosa in Kerala nell’agosto del ’53


Vieni a prendermi al tramonto
non devi neanche scendere dal risciò
Casimiro ci aspetta a gambe incrociate
la barba sulle ventitré
il viso alla Mecca, un amore in Birmania
e il cuore sul lago Dal


N
ella bottega di Casimiro
ci son libri senza copertina
tegami rotti e giochi a vento in vetrina
aromi molto poco legali che ci tengono allegri

Nella bottega di Casimiro
un seme aperto lascia uscire il futuro 

di vita dura ma nessuna paura
di viagg
i in treno senza posti a sedere o amici importanti

Nella bottega di Casimiro
un vecchio scrigno mi ha cantato il domani
come una ruota dai contorni divini
mi ha letto piano un ritornello che finisce con il nome che sai

Vieni a prendermi al tramonto
non devi neanche scendere dal risciò
Casimiro ci aspetta a gambe incrociate
la barba sulle ventitré
il viso alla Mecca, un amore in Birmania
e il cuore sul lago Dal


Fragili sono le vocazioni, irresistibili le onde del cuore
nella bottega di Casimiro il tuo nome è un pensiero di mare

E' un pensiero di mare
è un pensiero di mare
è un pensiero di mare
è un pensiero di mare
di mare, di mare...


(ad libitum)



(P) (C) 2009 Davide Ravera

E' subito caos

Azzera i desideri ed è subito caos
amami senza parole, è subito caos
"baby can I hold you" ed è subito caos
settantamila anime in cerca di caos

Ho finito la bottiglia che Red ha lasciato
due dita di clemenza nel bicchiere dei puffi
mi son steso sul divano ripulito a metà
con i vestiti di domani e più domande che mai
amore pasticciato col dolce delle sei
arriva ciondolando un’overdose di yang

Inclinazioni morbide, un fumetto per tre
finché c’è rima c’è pazienza poi è subito caos
un saluto da Katmandu dove l’anima vola
sognando Patagonia, l’erba mi consola
la gatta dolorante in piazza dei Tracolli
ha lasciato baffi e bussola sull’unico tram

E' subito caos, è subito caos
non è uno scherzo e non è una mania
cercando nella neve l’algoritmo del tao
alba senza aurora all’ombra delle stelle
seduto su di un tavolo nell’ora dello zen


Hai ricamato inganni per la gente per bene
sciacquando troppi panni a chi dispensa novene
sfoltendo felci facili di malinconia
hai rinvasato i vuoti di una vecchia bugia
scatola di latta per contare le ore
in piedi su una nuvola, è subito caos

E' subito caos, è subito caos
non è una posa e non è una fobia
è solo che ti manca una punta d’alchimia
notte senza sera, odore di sakè
seduto su una nuvola, è l’ora dello zen


Ai margini del bosco c’è la pianta del tao
incatenata agli angoli del solito caos
trapunta di lucciole e di nostalgia
settantamila volte per cantarti il caos

Poi rinunciando ai turni della tua vanità
hai confuso sale e zenzero per pura pietà
il casellante sordo ai tuoi richiami di caccia
non ha più spalle per coniare nuovi solchi di faccia
convinto di donare le sue spalle al sud
riparte borbottando ed è subito caos

E' subito caos, è subito caos
voglio stare senza senso, questa è casa mia
un giardino dove crescere la pianta del tao
sentimentalmente rovesciato sul parquet
aspetto nuovi ordini, è l’ora dello zen

E' subito caos, è subito caos
non ho bisogno di catene, questa è casa mia
un giardino dove cresce bene la pianta del caos
seduto nella neve con la mente a te
aspetto un nuovo giorno, è l’ora dello zen




(P) (C) 2009 Davide Ravera

Firenze in novembre

Firenze in novembre
il sole si spegne
l’Arno mi porta i ricordi e le foglie
di un tempo caduto
finito in estate, di mandorle amare
di sole, di brevi respiri, di corse
di pochi secondi

Poveri sensi
sciabordio fuori tempo
l’acqua mi bagna le rive ed i ponti
velata agli sguardi
l’estate raccoglie i portenti del corpo
ma ho torto se dico che ti ho solo amata
per qualche secondo 


Leggiádrami, prendimi in corsa
prendimi stretta, prendimi forte
la vita è una scossa
che quando è finita nemmeno ricordi
prendimi bene, sfuma novembre
racconta di estati
sciacquate d’autunno a Firenze


Freddo di fonte
allagato di note scandite in aprile
rovesciami addosso il male che ho fatto
in un giorno d’estate
l’inverno cancella le voglie del corpo
le maglie del vivere torvo che a volte
si scioglie nell’Arno per sempre

Dimmelo ancora, dimmi che m’ami
lascia che il fiume separi il dolore
nel corso del tempo
la rabbia si stinge, viene settembre
l’estate finisce, finisce la vita
c
he freddo novembre 

la festa è finita per sempre

Amami bene
amami presto e leggero
perché io sto andando a morire
getta lo sguardo al di sopra del tempo 
rubato la notte
alle ore create dal sogno, mia rosa d’amore
per sempre solenne e elegante
t’aspetto a Firenze in novembre


Marina
Marina è annegata
lascia che il fiume chieda il suo prezzo
quel giorno t’ho detto, Marina per sempre
se perdo i tuoi occhi
ci vediamo a Firenze
per sempre solenne e elegante
ci vediamo a Firenze in novembre



(P) (C) 2009 Davide Ravera

Via dell'Inferno

Via dell'Inferno, la nebbia delle sei
la sinagoga, il sangue degli eroi
amore, ho preso un treno, indovina dove sono
via dell'Inferno io non ci torno più

Via dell'Inferno, un angelo in paltò
un portico odoroso di lillà
le pietre antiche, la stessa voce, me ne vado via con lei
via dell'Inferno, il merci degli eroi 


I treni han gli occhi rossi quando lasciano Bologna
lo squarcio è ancora aperto e la bestia in libertà
le molle sui binari ma i binari sono i miei
amore, prendo il treno delle sei


Via dell'Inferno, una voce senza età
mi ha detto "torna a casa, lei è là"
l'inverno è stato lungo e freddo, nel ghetto degli eroi
ma da oggi penseremo un po’ anche a noi

Un treno mi ha insegnato a piangere
la musica mi ha dato libertà
genietto del vapore, il blues dei macchinisti
via dell'Inferno, io non ci torno più 


I treni han gli occhi rossi quando lasciano Bologna
lo squarcio è ancora aperto e la bestia in libertà
le molle sui binari ma i binari sono i miei
amore, prendo il treno delle sei




(P) (C) 2009 Davide Ravera

Mi piaci

Mi piaci quando m'insegui
mi piaci quando m'illudi
mi piaci quando mi vuoi bene
e quando mi saluti

Mi piaci quand'è mattina
mi piaci molto anche quand'è sera
mi piaci quando scherzi
e quando sei sincera

Ti ho colta senza saperlo
fiore prezioso nel mare morto
mi hai colto sul fatto d'amarti
neanche troppo sconvolto
ora mi piaci ogni momento che viene
e possa il cielo questo cuore nutrire
perché mi piace come mi sorridi
e come mi respiri


Mi piaci quando mi cerchi
mi piaci quando mi lasci
mi piaci quando ti spogli
e mi copri di baci

Mi piaci quando sei austera

mi piaci molto perché sei bambina
mi piaci quando fai la bambola
da copertina

Ti ho colta senza un rimorso
fiore prezioso dai mille amanti
ti ho colta e ti tengo, se posso
ogni giorno che passa
nella notte e i pomeriggi lievi
che in un momento sono già finiti
perché mi piace come mi sorridi
e come mi respiri

Perché mi piace come mi sorridi
e come mi respiri



(P) (C) 2009 Davide Ravera

Milonga

Milonga al buio di una stanza
milonga, cugina con la samba
milonga, è pioggia che circonda
milonga, il tuo seno si racconta

Milonga, terra umile e bestiale
milonga che non rispetta le parole
milonga, itinerario fluviale
milonga, liquida e speciale

Milonga, non è certo rock'n'roll
milonga, Priscilla appesa a un muro
mi dichiaro innocente su tutto
milonga, non fosse per la milonga


Angelo dolcissimo con gli occhi di mille colori
reinventa le danze, accarezza i timori
di un menestrello perdente il battello dei sogni
rifondi la carne col cuore, distribuisci passione


Milonga... un'altra, altra milonga
milonga, una nota dolente
milonga per sempre, per sempre
ora è sempre milonga

Non fosse per quegli occhi di mille colori
non fosse per il corpo di giada che sboccia ogni sera
non fosse per il cielo e per la primavera
non avrei mai incontrato la milonga vera


Milonga alla fine del mondo
milonga, come un fiore di un giorno
milonga, un battello sull'acqua
milonga... un ritorno, il ritorno




(P) (C) 2009 Davide Ravera

I fonici di domani

Se fossi uno che pensa prima
non farei le cose senza pensare
non sarei il fonico di stasera


Con l’accendino rasta e la bandana
che gli abbiamo detto tutto da una settimana
ma ti guarda stupito e un po’ indispettito
e ti dice “qui non si può entrare
sto sognando di un modo migliore”

Ma appena la luce si spegne
ha gli occhi come i miei, fiumi secchi
le orecchie si piegano ancora ed ancora
e al primo brivido di vero calore
è subito gelo da dire, da fare cantare

Se fossi uno che pensa spesso
non farei tante cose così prive di senso
starei a casa mia


Se fossi uno che pensa forte
m’improvviserei organista di corte
senza batter le ali in un gioco vigliacco
e ti dico “qui non si può entrare
non m’importa del vostro rumore”

Ma se fossi uno che ama il buio
non avrei acceso tutte le luci
su questo quasi amore


Così a volte adoro i miei momenti di odio
come adoro il tuo sguardo regale
ma forse stavolta ho sbagliato davvero
e ti guardo stonato come un gufo tradito
e ti dico “non voglio più uscire
non faremo mai posto ai villani”

Non faremo mai posto, mai posto ai villani
non importa se batton, se batton le mani
e ameremo in silenzio la stessa donna che danza
al tempo esatto dell’apparenza
cullando marimbe, milonghe e osanna in un’unica stanza
e ameremo in silenzio la notte che avanza
e saremo in piedi a cantare anche senza coscienza
saremo noi i fonici di domani
saremo forse i fonici di domani
saremo…


(P) (C) 2009 Davide Ravera

Notte blu

Un caffè per il maestro è cosa buona e giusta
io ho l'alito letale e la psicosi del pollame mi ha buttato giù
le nuvole van svelte sul vento del nord-est
e il maestro vuole solo fare il jazz

Quando perdo le parole vorrei rotolare lento
nei ruscelli del tuo cuore e declinare il sentimento che dà voce al blu
ti cerco con le mani, trovo solo un altro re
il maestro vuole sempre fare il jazz 


Blu, blu, è una notte blu
di quelle che non si sa perché
blu, blu, è una notte blu
anche se tu sei con me


A volte è bello essere nel mezzo di un pow wow
distrattamente perdere la propria identità insieme agli altri clown
tu prendi un altro numero, mi chiedi "tocca a me?"
e il maestro vuole ancora fare il jazz

Blu, blu, è una notte blu
di quelle nate in barba ad un refrain
blu, blu, è una notte blu
oh baby, do I know your name?


A letto senza sveglia è una grossa meraviglia
raccoglimi al mattino e addormentami i fantasmi che dan corpo al blu
cercando il ritornello che dia il buongiorno a te
inciampo nel maestro e nel suo jazz

Nel silenzioso scrivere, nel sonno di Maria
nei mille fiati corti di speranza strapazzati dalla polizia
nelle dita del maestro che sorseggia il suo caffè
l'aroma blu marino mi dà il senso al jazz

Blu, blu, è una notte blu
di quelle che non si sa com'è (ma ce n’è)
blu, blu, è una notte blu
di quelle da restare con te


Blu, blu, è una notte blu
di quelle da stringerti di più
blu, blu, è una notte blu
bambola dai suoni
bambola dai suoni
oh, bambola dai suoni blu




(P) (C) 2009 Davide Ravera

Settembre luna

Settembre luna ed è luna blu
un brivido sordo non mi lascia più
altissimo cielo, vertigine amara
un treno si muove per una stella lontana

Continui a scrivermi e ringraziarmi
per quella stupida notte, i miei quattro petardi
settembre luna è ben più silenziosa
una palla nel letto, mia pirite inesplosa 


Il peggio è andato e ci resta tutto il male
il capitano Morgan mi consola
giochi sporchi in una cella aperta
il giorno dopo sono ancora in corsa


Che la musica ti porti un po' di pace
rotolando oltre questi passi inquieti
che una voce trilli nel tuo sottopelle
che le mie parole ti diventino seta

Ho viaggiato mille contrade strane
ho suonato le conga in una banda di samba
ho perduto un veliero che portava il tuo nome
ho scavato una buca, ci ho nascosto la luna

Il peggio è andato e ci resta tutto il male
una notte fatta apposta per il vino
giochi sporchi in una cella aperta
il giorno dopo sono ancora in corsa


Settembre luna ed è luna blu
semitono impazzito, una nuova canzone
raccoglie il dolore della gente lontana
ho rovesciato il sale, mi son dato le spalle

Il peggio è andato e ci resta tutto il male
un desiderio azzimo in rivolta
giochi sporchi in una cella aperta
i
l giorno dopo sono ancora in corsa
il giorno dopo sono ancora in corsa 

il giorno dopo sono ancora in corsa


(P) (C) 2009 Davide Ravera

Tempesta

Venerdì, la lotteria dei poveri
un angelo mi segue da lontano
t'ho vista già in Africa, son certo ormai
t'ho persa presso un vecchio minareto

Vellútami, due occhi blu, lo so sei tu
non dirmi che mi senti uno straniero
fingendo di aspettare un tram ti prenderò
asciugati i capelli e dopo sfiorami

Tempesta in alto mare, un fuoco antico
guardiani delle stive e dei misteri
un'isola che non si vede eppure c'è
perle le parole che mi dai


Mi rotolo, m'avvoltolo, ritardo un po'
son bravo a fare finta d'esser solo
ma dentro me c'è un sogno che ho visto già
angelo in velluto, vieni a prendermi


(P) (C) 2009 Davide Ravera

Tango

Dimmi che sei la mia donna
e non farmi domande su strane questioni
di soldi e di gambe
lo sai che mi è sempre piaciuto il tango

Un passo carrabile non è mai opinabile
le sere son tragiche se tu sei irascibile
dai, c’incontreremo molto presto al largo 


Aggiro i caselli furioso ai duemila
pallottole rapide in ultima fila
poi senza motivo t’accosto e ti fermo 

sei tu che mi tieni sempre in movimento

Dimmi che manca se manca all'arrivo
o se pres
to ti fermi per un aperitivo 
con me, che cosa importa se son solo le tre?

Il Tevere è vuoto, un ostello da poco
una stanza disfatta, la lente, una matta
e via, due giorni a letto e son volati via 


Irrompe la notte più breve e balorda
sei tu che mi svegli, non è la Gioconda
non è che sospira, non è che m'incanta
sei tu


Stringimi in curva, bambina scappata
la notte è sgualdrina, la tela è squarciata
non sono quei grilli, non è il fiume lento
sei tu che mi tieni sempre in movimento


(P) (C) 2009 Davide Ravera

Lindsay

Raccontami di un sogno non ancora sognato
tu che vedi bene soprattutto al buio
accogli il mio futuro, le mie ali di cera
dividi il mio passato senza malinconia

I portici freddi, sei cerchi di gesso
una città che va al fulmimotore
due valigie per uno sotto un cielo distorto
mi han buttato giù a Poznań, ero senza biglietto

Ho studiato tutti i testi delle anime in pena

ho lasciato ondeggiare i miei sensi in vetrina
a volte incontro occhi che non hanno colore
portan solo il colore del cielo
portan solo il colore del cielo

A volte mi vedo nel terrore degli altri
ed è inutile sorridere a tempo
ho perso un altro sogno proprio in mezzo al confine
madre mia che voli, dammi un segno diverso


Quella donna aveva proprio il mio volto
un volto vendicato in prigione
ho schiacciato il pedale dell'acceleracuore
è venuta a rincorrermi, ha inventato il rancore

Quando sento riparlare di Lindsay
non vedo l'ora che diventi mattino
certi giorni hanno troppi colori di cielo
certe notti hanno sogni che non so silenziare

Io non voglio più vederti, mia Lindsay
io voglio un treno che mi porti ad oriente
lavare il ricordo in una notte di gelo
voglio vivere oltre la cesura del cielo
io non voglio più vedere quel colore di cielo


C'era un buco questa notte nel sogno
il sogno non è più cominciato
odor di petrolio, un incanto sbagliato
ho bisogno di mia madre che mi parli di un treno
ho bisogno di una madre che mi parli di un treno

Berlino è una pietra caduta dal cielo
come Lindsay da quel finestrino
voglio un sogno che ti lasci rimboccar le coperte
voglio un sogno che finisca al mattino
voglio un sogno che finisca al mattino



Ho sognato di Lindsay che mi accarezzava lieve
ho sognato un gattoscimmia assetato di neve
un crocicchio di tegole, Varanasi allagata
ceramica inquieta, dolcissima istanza
i mille colori, tensioni del vero
ho sognato la mia Lindsay che si tuffava nel cielo

Ho danzato sulle onde ossessionato dai corpi
fobico passato, larga marea di ricordi
non diventarmi buia come il cielo in febbraio
quanta strada abbiam fatto e non è ancora futuro

Chiudi gli occhi mia Lindsay, seppellisci i tuoi fiori
la tua sindrome sacra, la tua sporca miseria
madre mia che voli, dammi un segno diverso
madre mia che voli, dammi il sogno che ho perso



(P) (C) 2009 Davide Ravera

A me resta una canzone

Siamo tutti stranieri
in un deserto di pensieri
tutti delusi 
in un'autostrada dalle ombre lunghe fino a sera

Siamo tutti bambini
stanchi, stupidi e imprecisi
tutti reclusi
in corsa per un'ora d'aria questa sera 

A me resta una canzone e te la porterò
la
 canzone dolce e triste
della gente che resiste e non lo sa

Siamo tutti partiti
per galleggiare sui confini
al
cuni hanno scritto 
altri hanno lasciato una canzone lunga e nera 

Ma con la luna più scura 
io salterò quel muro
ad ogni costo stasera, tu
tienimi vicino alla tua luna più vera 

A me resta una canzone 
e te la porterò
la canzone dolce e triste
della gente che resiste e non lo sa

A me resta una canzone
e te la porterò
la canzone lenta e triste
della gente che resiste a questa età

(P) (C) 2009 Davide Ravera

Ti amo come sei

A volte dici "sì", a volte dici "no"
la maggior parte delle volte dici "boh"
a volte non ci sei, altre volte non te ne vai mai
la maggior parte delle volte neanche sai
se sei qui con me davvero
o se è un altro sogno d'alcol nero
che poi finirà

A volte dici "mah" e quante volte dici "se"
però non sai rispondere nemmeno ai miei perché
e quando dici una bugia è quasi sempre colpa mia
che non dovevo chiedere
le cose che già so
e quelle che m'inventerò

per star dietro a te

Ma ti amo come sei
io ti amo se tu lo vuoi
io ti amo se già non lo sai


A volte dici "ok", altre volte che son fatti miei
se mi molestano i corteggiatori tuoi
tante volte dici "sì" però sai bene che non è così
e scavano nell'anima
quei trovatori tiepidi
agitati come vortici
quando vedon te

Così adesso siamo qui e fra poco non saremo più
e siamo sempre un giorno su e quell'altro giù
e non è vero che malinconia porta sempre buona poesia
se ci rendiamo isterici
siamo note scritte male
come uno scherzo a carnevale
che nemmeno capirai


Ma ti amo come sei
io ti amo se tu mi vuoi
io ti amo come sei
io ti amo, non lo sai?



(P) (C) 2009 Davide Ravera

L'età d'oro del porno

La mattina dal mio giardino forte odore d'inverno
distillami il rosmarino per le sere d'inferno
mi prendo per mano e vado verso un altro intenso giorno
sono nato in un tempo strano, l'età d'oro del porno

La donna che sognava incendi s'è spenta stanotte
ancora un ragazzo a vent'anni ammazzato di botte
il nano ubriaco ride, l'uomo coi baffi gli gira intorno
sono nato nel momento sbagliato, l'età d'oro del porno

Ah, ah, ah
vieni a vedere tuo figlio vestito di rosso
vieni a vedere, divertiti a più non posso
è l'età d'oro del porno


Un giorno ti svegli e di colpo non hai più il tuo specchio
il tempo ti trita, in un attimo ti trovi vecchio
io presto mi spengo ma c'è chi mi prende mentre dormo
non c'è pace nemmeno la notte, è l'età d'oro del porno

Ah, ah, ah
vieni a vedere tuo figlio dove ha messo lo specchio
vieni a vedere, tuo figlio non è più lo stesso
è l'età d'oro del porno


No-o-o-n ho più fame
no-o-o-o...

Le gemelle siamesi son morte ma è stato un evento
sorrido, mi aggiusto la giacca e mi mostro contento
è difficile trovare il verso, capire un esempio
è l'età d'oro del porno

Mio marito è uscito stamattina, non lo so se torna
la bambina che giocava a dadi s'è fatta bionda
è difficile restare calmi, capire il momento
è difficile anche il movimento, è l'età d'oro del porno

Ah, ah, ah
vieni a vedere, tuo figlio è cresciuto parecchio
vieni a vedere, divertiti con Pinocchio
è l'età d'oro del porno

Ah, ah, ah
vieni a vedere il tuo sesso vestito di rosso 


Ah, ah, ah
vieni a vedere, difenditi da te stesso
è l'età d'oro del
è l'età d'oro del
è l'età d'oro del porno



(P) (C) 2009 Davide Ravera

Sonya yana meme komba


Sonya yana meme komba
headin’ down the road
drivin’ hundred miles an hour
down the land where dreams are sold


The hands of the devil gonna keep me on the track
I got a finger on the wheel and the other in your pants
I got a voodoo mother calling for revenge
and a sympathetic link to your long black hair

Sonya yana meme komba
little virgin queen
lick my face and shake your hips
like the girls on magazines


The heart of the gypsy said that I can go
but I gotta be careful where I put my load
one’s for my monkey, one is for the show
sevens are in heaven and the queen is on the go

Sonya yana meme komba
lookin’ for a hole
stayin’ on the open road
like a dog without a bone


Weepin’ and a-rollin’ I’m a-learnin’ to choose
with an eye on tomorrow and the other on the blues
the hands of my baby gonna keep me on the track
she kills me with a song and then she rolls on my back

The hands of my baby gonna keep me on the track
she’s a pretty kamikaze with a cigarette
the eyes of my babe gonna tell me no lie
she’s a killer in love with a suicide

Sonya yana meme komba
diamonds in the dirt
shinin’ like a new tattoo
or an angel without shirt


Sonya yana meme komba
headin’ for the road
goin’ hundred miles an hour
down the land where dreams are sold


Sonya yana meme komba
headin’ down the road



(P) (C) 2008 Davide Ravera


Big city blues


Take me to the railways, take me to the moon
take me out of town down the street of the Jews
I’m sick and tired of a-singin’ the same old blues
I don’t want nothing of the big city news

Everyone's a liar, everyone's a cop
I’m deep down in a hole and I just ain’t gonna stop
big city baby keep draggin’ me down
I don’t want nothing of the big city crowd

I don’t want nothing of the big city
I don’t want nothing of the big city
I don’t want nothing of the big city blues


I done a long way down the streets of gold
now everyone’s suspicious and everyone is cold
I’m going home with the dust inside my shoes
I don’t want nothing of the big city blues

I don’t want nothing of the big city
I don’t want nothing of the big city
I don’t want nothing of the big city blues


Seven million cars
stolen guitars


I don’t want nothing of the big city
I don’t want nothing of the big city
I don’t want nothing of the big city blues

I don’t want nothing of the big city
I don’t want nothing of the big city
I don’t want nothing of the big city blues



(P) (C) 2008 Davide Ravera

Wind from Seattle


There’s a wind from Seattle
it blows for you and me
it’s plain to see
it ain’t no harmful wind

There’s a wind from Seattle
against the hypocrites
it has the power
of the seven raging seas


Unfaithful army without guns
problem kids and only sons
facing one more night in curfewed dreams
It may sound silly but it’s done
I wish I was a kid and run
where the action’s just begun


There’s a desert way out there
a land that needs to be
regenerated
it ain’t no easy wind

The ground is cold and thick and hard
like those batons in the dark
you hear them come
don’t let them blow you down


Oh, wind from Seattle with a spell
can you hear the golden bells
that lead your souls up to the meeting point?
Among grenades and carousels
despite the lies that they will tell
a brand new season’s just begun


So let the kids come out to play
and resurrect a dream that’s fine
a brand new season’s just on time



(P) (C) 2008 Davide Ravera

Born in a minor key


Only need a cable & a memory chip
for Xmas if I’m lucky I’m gonna meet you lips to cheek
just play a little louder, everyone will sing
you grew up to be blue and I was born to shake your leaf

Red river County, no one is on line
it feels like dynamite but babe did you ever know why?
last night I dreamed those snakes, they were speakin’ in tongues
the water’s full of sharks oh baby have we lived this long?

Here comes another stranger
welcome to the blues
nobody can dance like you
Sure it was strange in Houston
water on the moon
nobody that can play like you


All I remember is a fire and a minor key
and walkin’ by the creek where the frogs go leap
the girl in a hollow tree, is it me they say?
Sometimes i wanna close my eyes and make that picture go away

The hurricane was sudden, we were on a drunk
lyin’ on the pavement, the cops had closed another bar
woke up in Colorado where the water is sweet
your memory was meltin’ but you never never had no fear

A stranger in my coffee
welcome to the blues
nobody can sing like you
A little peace in Dallas
the way it used to be
born in a minor key


Here comes another sunset
the nature of the blues
oh, but I think I’m gonna see you soon
we’re gonna meet in Dallas
the way it used to be
way over yonder when we all be free


Cuidado, amigo
esto es que te digo
no ser desperdido
quiero bailar contigo
quiero escucharte
no tienes que llorar
vamos partir
que todo el mundo es libre


(P) (C) 2008 Davide Ravera

Headful of you


I woke up this morning
head full of blues
I looked in the courtyard
no trace of you
now I’m hangin’ in the kitchen
with a head full of you


I don’t know what has happened
I don’t know what it was
must have been the devil
must have been the devil in the car
must have been the devil
or just another star


Well I sat so seriously

she just smiled at me
drivin’ in the backstreets
testin’ up the wheel
now she’s ridin’ on a ghost train
with a head full of me

I don’t know how it happened
I don’t know what it was
must have been the devil
the one who keeps collectin’ fallin stars
must have been the devil
or just another star
must have been the devil
in my yard



(P) (C) 2008 Davide Ravera

I got 2 girls


I got 2 girls at once
I got 2 girls at once

One is pickin’ flowers
the other is a witch
one lives in a castle
and the other in the street

I got 2 girls at once

Curly Rosie made me sick
I took my rides to north and east
sister Susie took me back
rolled me like a cigarette

I got 2 girls and that’s enough

I got 2 girls at once
I got 2 girls at once

Sister Lynne she was supreme
she got burned out by a magazine
I’m half insane and half content
when my 2 girls pull me close and then

I got 2 girls and that’s a lot

Some people just don’t listen
when I say it’s all in vain
the only time I’m satisfied
is when my 2 girls call my name

‘cause I got 2 girls all at once
I got 2 girls and a piece of crunch



(P) (C) 2008 Davide Ravera

Without a smile


Without a smile
she closed her eyes and walked away
without a smile

Spring is for falling in love with strangers
summer is the feast of sweating lovers
fall is for fallin’ feelings
winter’s where all seasons die

Without a smile
pack the suitcase, down the hall
without a smile
she didn’t even ask me
for a smile

Spring is for heading down the highway
summer is for summer camps and flowers
fall is where all feelings fall
winter’s where my love did go

I learned how to be loving
I learned how to betray
still I’ve got to realise
what has made me just this way


I’ll close my eyes and walk away
without a smile i’ll go
and chase some desperate lonely dreams
down the open road



(P) (C) 2008 Davide Ravera

I wish I was in Barcelona


I wish i was in Barcelona
with my good friend Bone on drugs
half tequila, half Corona
and the lemons just for fun

Keep on pushin', push me over
wonder when it’s all begun
I wish I was in Barcelona
with my good friends on drugs


Ahy, ahy, Tequila
ahy, ahy, mi vida
yo te quiero y me despierto
toda noche con angustia
yo no puedo un otro dia
mas soportar


If Ramblas make a rhyme with rambling
there’s the reason for to go
here we are for nothing special
but another piece of road

Oh this woman kept me cryin’
when I’s longing for her arms
now I’m headin’ for the border
with a hole in my heart


Ahy, ahy, Tequila
ahy, ahy, mi vida
yo te quiero y me despierto
toda noche con angustia
yo no puedo un otro dia
mas soportar

Ahy, ahy, Tequila
ahy, ahy, mi vida
yo te quiero y me despierto
toda noche con angustia
yo no puedo un otro dia
mas soportar




(P) (C) 2008 Davide Ravera

Crazy

Do they need me
or am i crazy
can I go my way
can I go with you?
 

Can I be crazy
or do they need me
can I go crazy
in the place I go?

Will you say I’m crazy
will you say I’m freakin’
will you say I’m hopeless
if I go with me?

Hours and hours sittin’ by the phone
time is tight and you left your dream alone
there ain’t no button to control the hands of fate
there ain’t no button to control the hands of…


Can you be crazy
if I take you dancin’
can I be crazy
can I be with you?

Are you gonna need me
if I turn the page now
are you goin’ crazy
if I go like me?

Are you gonna be lonesome
by the ocean moving
are you gonna be screamin’
or are you gonna be cool?

Are you gonna be wonderin’
if I take you travelin’
will you be some other
will you be like me?

Hours and hours sittin’ by the phone
in the evening a number is alone
there ain’t no button to control the hands of fate
there ain’t no button to control the hands of…



(P) (C) 2008 Davide Ravera

Shades of blue


There is always a good reason to cry
I can see it in the bottom of your eyes
you wanna cry
there is always a good reason to cry

There is always a good reason to go
where the stream of tears cover up
all of our fears
there is always a good reason to go

Wind and rain and wintertime again
again your eyes turn red and wet
will you make one of those questions
that nobody can answer
will you paint again those lonely shades of blue


There is always a good reason to lie
I can read it in your mind like happiness
in the eyes of a child
there is always a good reason to lie

Strange and awesome how the changin’ rhymes
affect the color of the sky
don’t make one of those questions
that nobody can answer
don’t paint again those lonely shades of blue


The well of human suffering is too deep to say in words
every day we struggle some
and then we dig some more
and there is always a good reason to cry

The ghosts of the past are reachin’ close behind
again our eyes reflect the sky
wind and rain and wintertime
and clouds a-walkin’ by
and always a good reason to cry

Don’t make one of those questions
that nobody can answer
don’t paint again those lonely shades of blue



(P) (C) 2008 Davide Ravera

Wired


Well I’m wired out on the highway
I’m flat, I’m broken, I ain’t got a dime
today I celebrate my seventh birthday
but I really haven’t got a lot of time

I’m wired, I’m wired
no more my brain perspires
I’m wired


Standin’ on the banks of mighty rivers
wonderin’ how a dream does sail or sink
tomorrow will be passion and returnin’
today I’ll swim those rivers of memory

But I’m wired, I’m wired
electric getaway child
I’m wired


She caught me in the desert while I’s sleepin’
she changed the weather, then she woke me up
I thought she was an angel of deception
now I run alone and wonder where she’s gone

‘cause I’m wired, I’m wired
I lost my little babe
I’m wired

I’m wired, I’m wired
don’t believe in what you fear

I’m wired



(P) (C) 2008 Davide Ravera

Red light angel


Red light angel, red light angel
writing on the wall
if you see my red light angel
tell her that I’m home


Red light angel, simple as it comes
never come too soon, never come at the sound of a drum
red light angel, we seen it all before
red light angel, both sides of the wall
red light angel, they’re doing it again
makin’ deadly weapons and playin’ the murdering game

Red light angel, red light angel
writing on the wall
if you see my red light angel
tell her that i’m home


Red light angel, taken by surprise
swayin’ Magdalene on the back of a stranger’s smile
broken engine, with an anger to survive
black cloud danger in the blink of a butterfly’s eye
red light angel, a longer way out east
feels like paradise but tastes like gasoline

Red light angel, red light angel
writing on the wall
if you see my red light angel
tell her that i’m home

Red light angel, red light angel
hanging on the wall
if you see my red light angel
tell her that i’m gone



(P) (C) 2008 Davide Ravera

Woman's revenge


I’m in trouble with a woman’s revenge
my ears can’t hear no more
and there is danger at my door
I’m in trouble with a woman’s revenge

Tryin’ to forget you
tryin’ to decrypt you
ain’t no easy thing to do
lord, I’m in trouble
I got them lovesick blues


I broke the door and grabbed you by the hips
now you can’t walk no more
a painful hand can’t clear the dust
when you’re in trouble with a woman’s lust

Tryin’ to forget you
tryin’ to decrypt you
ain’t no easy thing to do
lord, I’m in trouble
I got them lovesick blues


Revenge can bring cold comfort
and wine will make you sleep
friends they’ll keep you laughing
as beauty dances on naked feet

Sail the ocean, walk the moon
be a traveler, go get lost
but nothing, really nothing
is gonna keep you from those blues

Saw my woman at the Holiday Inn
and ever since that day
we’ve been living in sin
I saw my woman at the Holiday Inn


(P) (C) 2008 Davide Ravera

Rock'n'roll preacher


If you’re feelin’ down and out, you don’t know what to do
stuck like a dancer in the middle of a dune
hangin’ out with vultures 'n' shadows of the past
only broken bottles, no babe in your nest

‘f you wake up in the night screamin’ like a sheep
and your neighbor calls the coppers every time you drag your feet
a stranger in your hometown, a prisoner abroad
you better come and have a walk to where I’m gonna go

I’m gonna see my rock’n'roll preacher
worse than a gangster, better than a teacher
in New York City all the angels gonna meet ya
so come along and see my rock’n'roll preacher


if the bank has got a mortgage on your very last temptation
and the motorway is closed until next year
if livin’ is too costly and dyin’ has no price
an' you see the devil’s signature in every corner of the sky

Oh come along, see my rock’n'roll preacher
worse than a gangster, better than a teacher
in New York City all the angels gonna meet ya
so come along and see my rock’n'roll preacher


He’s gonna write a letter to the ghost you keep inside
he’s gonna tell him clear, “boy, we know just where you hide”
an’ if you’re a little lucky with the preacher by your side
you’re gonna roll to heaven on a chokin’ motorbike

So learn to do the twist, try and bogaloo
do the funky chicken in the middle of a zoo
trade all your trouble for the rhythm of his band
and let the rockin’ angels take you by the hand

Oh come along, see my rock’n'roll preacher
worse than a gangster, better than a teacher
in New York City all the angels gonna meet ya
oh, come along and see my…



(P) (C) 2008 Davide Ravera

Lighthouse


With the keys of an old piano I’m gonna make myself a song
’bout a trip supposed to nowhere, like the name of a cyclone
oh, this city’s made our skins so white and thin
it feels like every dream’s been painted brown

Oh tonight I really wish that I could walk down to the lighthouse
sit and watch the mountains, smell the seagulls and the sea
the wind, the wise, the left, the recollecting
the mystery of a long forgotten spring

Friends they move to nowhere with paintings on their minds
so many miles to dwell before the journey ends
but in a clear blue morning in the library of light
Marq is takin’ pictures of a shell
sometimes I feel I’m holy, sometimes I think I’m dread
sometimes I just wonder, what’s in my head?


Now my mind is rambling ‘tween the water and your dreams
an angel’s playin’ pinball with my words upon the roof
there’s a huge, wonderful silence by my head
and a star is fallin’ exactly ‘round my neck

Some things are so big that nobody can see them
we make a sound that frightens, especially at night
it’s so silly to say “sorry” to the silent
it’s so foolish to say “fill me” when you’re gold

Friends they move to nowhere with paintings on their minds
so many miles to dwell before the journey ends
and in a clear blue morning in the library of light
Marq is takin’ pictures of a shell
now everyone is beautiful and me, I’m feelin’ rich
for nothing is more precious than a grain of sand


I’m gonna walk down to the lighthouse, turn my nightmares into sand
can I keep you in my pocket through the barren, desolate land?
will you help me pay no toll, heaven or hell?
we’ll sail the ocean with towels ‘round our heads

Friends they move to nowhere, paintings on their minds
so many miles to dwell before the journey ends
and in a clear blue morning in the library of life
Marq is takin’ pictures of a shell
now everyone is beautiful and me, I’m feelin’ rich
for nothing is more precious than a friend



(P) (C) 2008 Davide Ravera